La dietetica per volumi può risolvere diversi problemi di natura pratica: grazie alla sua semplicità si può applicare sia a casa che fuori casa dove è maggiore la difficoltà di scegliere le quantità adeguate e si può applicare agli alimenti sia CRUDI che COTTI.

I vantaggi rispetto ad una dieta pesata sono numerosi, in particolare :

  •  è disponibile in qualsiasi luogo non richiede alcuna operazione;
  • consente una valutazione immediata;
  • non richiede pesata;
  • consente di valutare le quantità con un semplice colpo d’occhio.

IL VOLUME DEI CIBI 

In generale tutto ciò che mangiamo ha un suo volume o è contenuto in un certo volume: una porzione di risotto, servita sul piatto, è come una piccola collinetta; il volume di un frutto può essere confrontato con quello di una palla da tennis o con una sua parte (metà palla) o ad un suo multiplo o con il proprio pugno e così via.La valutazione del volume di un cibo posto vicino a noi su un tavolo o nel nostro piatto è un qualche cosa che richiede soltanto un colpo d’occhio, pochi secondi, ed un livello di addestramento molto contenuto per effettuare anche una valutazione quantitativa.

Il “farsi l’occhio” sulle dimensioni delle porzioni è la forma più semplice di valutazione; può essere migliorata in termini di precisione quando si abbia per riferimento il confronto con un volume posto vicino al cibo che dobbiamo introdurre o si utilizzi un riferimento ai contenitori di uso comune, ad esempio il cucchiaio, la dimensione di una pila quadrata, di un rullino fotografico. E’ perciò importante definire un volume di riferimento che sia pratico,accessibile,sempre disponibile e abbastanza costante nel tempo.

 IL VOLUME PIÙ “VICINO” AL CIBO CHE MANGIAMO SONO LE NOSTRE MANI

La scelta delle nostre mani come volumi di riferimento ha diverse motivazioni:

  • è una misura Reale : è la dimensione più compatibile al volume di cibo che assumiamo;
  • è una misura Personale : difficilmente variabile nel soggetto adulto;
  • è un metodo Pratico : facile da ricordare;
  • è un metodo Velocissimo : bastano pochi secondi per confrontare il volume della nostra mano con l’alimento; basta un colpo d’occhio per confrontare il volume del nostro pugno con
    quello del risotto che ci è stato messo nel piatto.
  • è un metodo Sempre disponibile perché le mani le abbiamo sempre con noi dovunque
    andiamo.

 

Le nostre mani hanno un loro “volume” diverso a seconda che facciamo un pugno o se teniamo le mani distese sul palmo a dita chiuse (o aperte) o se le allunghiamo nel gesto di misurare una spanna.

 Quasi tutto il cibo che normalmente utilizziamo può perciò essere confrontato con i diversi volumi che la flessibilità della nostra mano e della nostre dita consente. Usando le mani sono disponibili 4 semplici misure  il pugno chiuso, mano aperta (il palmo), un dito o più dita, il dito pollice.

Con il Pugno Chiuso e con le nocche sul tavolo (o suoi multipli) possiamo valutare in volume il consumo di cibi che (quando sono pronti da mangiare, serviti sul piatto) si “sviluppano” in altezza come quelli di tutti i primi piatti, del pane tipo michetta, delle porzioni di verdure cotte o crude o con quelle di una mozzarella e così via.

pugno pasta pugno fruttapugno pasta 2


La Mano aperta (superficie) per alimenti che sviluppano uno scarso spessore in altezza ma più “a piatto”, la valutazione si effettuerà con il palmo della mano appoggiato al tavolo e a dita chiuse,dalla cima del dito medio fino all’attaccatura del polso escludendo il pollice. Questa superficie può essere agevolmente confrontata con quella di una paillard o con la bistecca o con una fetta di brasato, o il filetto di pesce, o una frittata; ci può servire anche per valutare la dimensione della fetta di pane se si utilizza del pane di tipo pugliese o tipo ciabatta così come per la dimensione di una fetta di polenta o di crostata.

mano aperta 2mano a perta 3mno aperta 1


Due dita affiancate per alimenti presi a piccole fette o spicchi la valutazione avviene affiancando indice e medio uniti, alla porzione per definire la quantità .

pollice dita 1 palmo pollice


Il dito pollice per valutare la larghezza di una fetta di torta gelato oppure considerando la dimensione del dito dalla radice alla punta è utile per valutare la giusta quantità di un dolce in praline, tronchetto o barrette. Un doppio pollice dà una sufficiente indicazione del volume dei pezzetti di spezzatino o del gnocchetto di parmigiano che a volte scivola in bocca come aperitivo o come spizzico goloso.

E per lo spessore?

spessoreSi possono usare le altezze delle dita “viste” in laterale. Una paillard sottile 3-4 mm, può equivalere all’altezza di 1/2 mignolo mentre una bistecca di roast beef può essere alta da circa 1/2 cm a 1 cm, come da un dito mignolo a un dito medio,mentre il filetto in genere va da 1 cm ai 2 cm: come lo spessore di un pollice maschile.

Infine le nostre mani ci possono aiutare anche nel capire la dimensione del boccone di cibo che mettiamo in bocca: bocconi più grossi del proprio pollice sono spesso esagerati. In genere un volume di cibo pari a 3/4 del pollice (sempre partendo dalla punta del dito) “stà” bene in bocca, è ben masticabile e non obbliga a trangugiare velocemente bocconi che sono troppo grossi, magari senza neanche gustarli.

Va confrontato il volume dei cibi, a crudo o a cotto ?

Si confronterà sempre il volume del cibo servito sul piatto, cotto o crudo ma pronto per essere mangiato.
Il metodo è stato pensato come il sistema di confronto immediato più pratico con il cibo quindi, niente passaggi della pesata a crudo e poi cottura e gestione dei cibi separata dagli altri eventuali commensali per non mescolare i sughi o quant’altro, ma “presa diretta del cibo dal piatto o dalla mano”.

dietetica per volumi

 

Mano guida per la definizione delle porzioni

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